Negli anni 60 la vita dei CIRCOLI e delle CASE DEL POPOLO risente dei mutamenti profondi in atto nel paese.Il cosiddetto “miracolo economico”, pur caratterizzato da profondi squilibri, sperequazioni e contraddizioni economico-sociali, determina tuttavia un notevole sviluppo produttivo e l´espansione del lavoro terziario. Aumenta il reddito pro-capite ed aumentano i consumi, in particolare quelli dei beni durevoli. L´espandersi della motorizzazione privata e la televisione hanno conseguenze dirette sulle abitudini e sul costume della gente modificandoli sensibilmente. Le trasformazioni tecnologiche da una parte e la ripresa del movimento sindacale dall´altra, portano alcuni risultati a favore dei lavoratori, come la riduzione dell´orario di lavoro a 40 ore settimanali e l´aumento dei salari fortemente corrosi dalla rapida crescita dell´inflazione. L´ARCI e´ impegnata a favorire l´apertura delle CASE DEL POPOLO al nuovo rappresentato dai giovani.In questo clima,a CREMA CR, un gruppo di soci, tra i quali spiccavano i nomi di Maneffa Augusto, Rossi Delvaro, Carera Maurizio, Marchini Palmiro, Zacchetti Vitale, Mussa Angelo, Galmozzi Alfredo, Zanini Paolo e Boschiroli Michele diede vita il 01/01/60 al circolo che allora si chiamava “Circolo Endas”. Solo successivamente, il 01/01/68 il circolo assunse l’attuale denominazione di “Circolo Arci Crema Nuova”.Il primo presidente fu Maneffa Antonio.L’attuale sede fu presa in affitto dall’allora federazione del P.C.I. e nel corso degli anni ha subito diverse trasformazioni architettoniche e ristrutturazioni tanto che l’impianto originario non è oggi più riconoscibile. Al suo interno il circolo ospita 2 campi da bocce sintetici e la relativa società bocciofila ARCI COOP, nonchè l’associazione ARCI PESCA e la squadra di calcio a 5 ARCI CREMA NOA.