VISITA DELLA CITTA’ DI GENOVA 05-07/04/2019
L’origine del nome “Genova”, derivante dal latino Genua, viene fatto risalire a una radice indoeuropea geneu- (“ginocchio”) oppure da genu- (“mascella, bocca”); genu- sarebbe un’allusione alla foce (“bocca”) di uno degli antichi corsi d’acqua del sito o la forma dell’insediamento sul mare; a corroborare questa evidenza è il fatto che molti linguisti considerino Genua e Genaua (Ginevra) varianti dello stesso nome[37]. Il ritrovamento di un villaggio dell’età del bronzo in piazza Brignole, la palafitta del 5000 a.C. in piazza della Vittoria e la necropoli etrusca all’Acquasola hanno confermato che i primi insediamenti di Genova sorsero lungo la sponda destra del torrente Bisagno, e secondo l’archeologo Filippo Maria Gambari, ciò proverebbe l’origine del nome della città da Genaua, termine celtico-ligure dell’età del ferro con il significato di “bocca”, proprio perché nacque come porto fluviale.Durante il Medioevo il toponimo fu alterato in Ianua, latino per “porta di ingresso”, “passaggio”[37] e ciò ha fatto nascere la leggenda che vuole la città prendere il nome dal dio romano Giano, protettore delle porte, perché proprio come il Giano bifronte, Genova ha due facce: una rivolta verso il mare, l’altra oltre i monti che la circondano. La leggenda di Giano è ripresa da una epigrafe situata nella cattedrale di San Lorenzo sotto una testa di Giano, con la scritta Janus, primus rex Italiae de progenie gigantum, qui fundavit Genuam tempore Abrahae (ossia: Giano, primo re dell’Italia della razza dei Giganti, il quale fondò Genova nel tempo di Abramo) mescolando leggende e antichità di origine diversa.Secondo altre teorie l’origine del nome potrebbe essere riconducibile a una parola etrusca, ritrovata su un coccio di vaso, contenente la scritta Kainua, che in lingua etrusca significherebbe “città nuova”, oppure derivante dal greco Xenos (Ξένος), “straniero”, inteso come luogo di ritrovo di stranieri, caratteristica di una città portuale.
La storia di Genova è la storia dei suoi abitanti che furono (o furono definiti), al tempo stesso, signori del mare, mercanti e guerrieri capaci, se del caso, di inaudita ferocia. Seppero dare vita, in epoca di dominanze, a una propria repubblica, la Repubblica di Genova, nata dal libero comune, che si resse in otto secoli su diverse forme di governo: dalla forma consolare a quella dogale a quella, infine, oligarchica. La sua politica si fondò comunque sempre su di un disegno di dominio regionale, studiato e portato avanti sin dagli albori, basata, soprattutto sull’influenza delle potenti famiglie che traevano la propria potenza dalle disponibilità economiche tratte dall’attività mercantile.Il dominio sulla riviera ligure e la costruzione di un’imponente flotta, al tempo stesso militare e mercantile fu di vitale importanza per dare impulso alla nascita di uno stato che per oltre quattrocento anni basò la propria esistenza sulla diplomazia e sulla neutralità, oltre che sul commercio. Via terra la città cercò, non sempre con successo, di mantenere il controllo dei territori dell’oltregiogo, che garantivano la comunicazione, anche commerciale, con i territori della pianura padana e i regni ivi presenti.Il detto – di autore anonimo – “Genuensis, ergo mercator”, ossia “Genovese quindi mercante” – fu mirabile sintesi di quel mercanteggiare così famoso nel mondo sul quale i genovesi basarono un impero coloniale fondato su colonie d’oltremare che andava dall’Iraq alle Isole Canarie, dall’Inghilterra alla Palestina (raggiunta fin dalla prima crociata), racchiudendo nel proprio pugno tutto il mar Mediterraneo occidentale e il mar Nero, definito il Lago genovese, e tenendo testa quando non ponendo sotto il proprio controllo tre imperi: quello Svevo, quello Bizantino e quello Asburgico, del quale ultimo i genovesi controllavano l’economia e il commercio. Caffa, Solcati, Tana, Chio, Focea, Mitilene, Pera non sono che alcune fra le tante Genova che i mercanti della Superba fecero risplendere nei commerci.Perso il proprio potere sui mari, ma non sui mercati del mondo, nel 1797 l’onda lunga della rivoluzione francese investì anche la repubblica che pagò la sua condizione di neutralità con insostenibili pressioni esterne che la portarono all’occupazione nel 1805 e alla successiva annessione all’impero napoleonico.Nel 1814, a seguito della capitolazione di Parigi, Genova fu occupata dalla marina inglese che formò un Governo provvisorio, paventando un ritorno allo status quo ante. Nel 1815, invece, le potenze europee, in gran parte debitrici dell’antico Banco di San Giorgio decisero la soppressione della repubblica e l’annessione al Regno di Sardegna, malgrado i disperati tentativi del doge a Vienna per mantenere l’indipendenza.Nel 1849 le truppe dei Savoia, agli ordini del generale Alfonso La Marmora, dopo aver represso un’insurrezione causata dal malcontento popolare si resero responsabili di assassinii, rapine, stupri nei confronti della cittadinanza inerme.L’area di influenza di Genova, pur non essendo istituzionalizzata ufficialmente, si estende, per ragioni storiche, linguistiche, culturali, economiche e infrastrutturali, oltre che a tutta la città metropolitana di Genova e a parte di quelle liguri limitrofe della Spezia e Savona, alla pianura alessandrina, alle aree dell’Oltregiogo (Novi Ligure), del Basso Piemonte e al circondario di Bobbio (in provincia di Piacenza).
Visita guidata alla mostra su Antonello da Messina
CIRCOLO ARCI CREMA NUOVA
SABATO 11 MAGGIO
VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA “ANTONELLO DA MESSINA” A PALAZZO REALE A MILANO
COSTO 35 €
PROGRAMMA:
ORE 08.00: PARTENZA DAL CIRCOLO
ORE 9.40: INGRESSO ALLA MOSTRA
ORE 11.30: PARTENZA PER RIENTRO A CREMA
IL COSTO TOTALE COMPRENDE IL BIGLIETTO D’INGRESSO, LA GUIDA E IL PULLMAN
IL COSTO TOTALE DI 35 € DEVE ESSERE VERSATO AD ALBERTO ENTRO E NON OLTRE DOMENICA 31 MARZO
Visita di Parigi e della mostra”Tutankhamon le tresor du Pharaon
Il circolo arci crema nuova intende organizzare una gita a Parigi dal 12 al 15 settembre 2019. Oltre alla visita dei principali monumenti della città sarà inserita nel programma(facoltativa) anche la visita della mostra sul faraone Tutankhamon alla Grande Halle de la Villette. Parigi è la seconda tappa dopo Los Angeles di un tour mondiale che avrà per oggetto l’esposizione di 150 oggetti provenienti dal tesoro del faraone. Questo tour toccherà 10 città in tutto il mondo la cui lista non è stata resa pubblica ed è stato organizzato per permettere il trasferimento dell’intero tesoro del faraone nel nuovo museo egizio del Cairo attualmente in costruzione. Al termine di questo tour mondiale gli oggetti in mostra torneranno definitivamente in Egitto per non uscirne mai più.
Una volta che avrò un’idea circa il numero degli interessati, comunicherò a tutti costi e programma della visita per poter acquistare subito i biglietti aerei e i biglietti della mostra.
Chi fosse dunque interessato è pregato di comunicarlo ad Alberto entro e non oltre il 25 marzo.
VISITA GUIDATA DELLA CITTA’ DI GENOVA DAL 05 AL 07 APRILE 2019
CIRCOLO ARCI CREMA NUOVA
DAL 05 AL 07 APRILE 2019
VISITA GUIDATA DELLA CITTA’ DI GENOVA
COSTO. 290,00 €
PROGRAMMA:
5 APRILE
ORE 6.00: PARTENZA DAL CIRCOLO
ORE 9.00: INCONTRO CON LA GUIDA E INIZIO VISITA (VEDI ITINERARIO)
06 APRILE (VEDI ITINERARIO)
07 APRILE:
ORE 18.00 : PARTENZA PER RIENTRO A CREMA
SOGGIORNO PRESSO IL BEST WESTERN PLUS CITY HOTEL (4 STELLE)IN OTTIMA POSIZIONE PERCHE’ IN PIENO CENTRO, CON SERVIZIO DI PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE. AREA BENESSERE E PALESTRA A DISPOSIZIONE GRATUITA DEI CLIENTI.
LA CENA DEL 05 E DEL 06 APRILE SI TERRA’ PRESSO IL RISTORANTE LE PICCOLE RUNE (350 M DALL’ALBERGO).
LA QUOTA COMPRENDE:
2 PERNOTTAMENTI + PRIMA COLAZIONE, LE 2 CENE PRESSO IL RISTORANTE LE PICCOLE RUNE, IL SERVIZIO PULLMAN, LA GUIDA PER TUTTI I 3 GIORNI, I BIGLIETTI D’INGRESSO PER PALAZZO ROSSO, MUSEO DIOCESANO,SANTA MARIA DI CASTELLO, GALLERIA NAZIONALE DI PALAZZO SPINOLA,PALAZZO DEL PRINCIPE,VILLA GRIMALDI FASSIO E VILLA LUXORO.
LA CAPARRA DI € 100.00 DEVE ESSERE VERSATA AD ALBERTO O AI BANCONIERI ENTRO E NON OLTRE IL 20 GENNAIO 2019
ALBERTO 3493517988 amenofis@alice.it
VISITA ALLA CITTA’ DI GENOVA
DAL 05 AL 07 APRILE 2019
ITINERARIO
05 APRLE
Mattino
Panoramica con il pullman, per scoprire parti della città appena fuori dal centro. Si arriva fino al belvedere di Castelletto, li’ si scende per ammirare la vista strepitosa della città antica e del porto. Proseguimento fino al quartiere marinaro e pittoresco di Boccadasse, amatissimo dai genovesi… praticamente è come un piccolo borgo delle 5 terre, ma in città. Rientro al centro passando per il quartiere più esclusivo della città, zona già scelta dalle ricche famiglie nel ‘500 per costruire le loro splendide ville “fuori porta” (ne vedremo alcune passando in pullman).
Pomeriggio
Visita di Via Garibaldi, sito Unesco dal 2006, la splendida “Strada Nuova”, costruita durante il secolo d’oro della Repubblica Genovese, il XVI secolo. Visita dei cortili di alcuni degli splendidi palazzi per ammirare affreschi e fontane.
Visita del secondo piano nobile di Palazzo Rosso dell’importante famiglia Brignole Sale.
Visita atrio e piano nobile di Palazzo Pallavicino, sede della Camera di Commercio. Se non ci sono riunioni in corso è possibile visitare anche la galleria dorata e la cappella di famiglia, altrimenti solo l’atrio affrescato e il salone al primo piano.
06 APRILE
Mattino
Passeggiata per una parte del centro storico, visita della splendida Chiesa del Gesù, Palazzo Ducale (cortile) e della Cattedrale di S.Lorenzo e del museo diocesano.
Scopriremo alcune delle antiche botteghe storiche che si contano ancora numerose. Passeggiata attraverso Scurreria (antica Contrada Scutaria), Piazza San Matteo (consorteria privata della potente famiglia Doria, splendido esempio di architettura medioevale), Piazza delle Vigne, Piazza de Ferrari (cuore della città), con lo splendido palazzo liberty della Borsa, il famoso Teatro Carlo Felice e l’Accademia.
Pomeriggio
visita alla zona di Porta Soprana (antica entrata del XII secolo), casa di Colombo (esterno), Santa Maria di Castello (visita interna dello splendido complesso, con chiostri, giardini, cappelle private, sala delle reliquie.
Torre Embriaci . palazzo del Principe.
07 Aprile
mattino
visita di Nervi, passeggiate nel parco e visita della Villa Grimaldi Fassio e della Villa Luxoro
Pomeriggio
Visita della Gallerie Nazionale di Palazzo Spinola di Pellicceria e della Galleria nazionale di palazzo reale.
MENU’ CENA 05 APRILE
Maccheroncelli con salsiccia, porcini e timo
Rollè di coniglio alla ligure con contorno
Crostata con marmellata e crema inglese
acqua e vino della casa e caffè compresi
MENU’ CENA 06 APRILE
Quiche di asparagi e groviera, salciccia marinata con flan di erbette
Ravioli di carciofo con salsa di maggiorana e noci
Filetto di maialino cotto a bassa temp. Con salsa al tartufo nero, bacon croccante su tortino di bietoline
Tatin di mele con gelato alla vaniglia
acqua, vino della casa Pinot grigio e Barbera e caffè
VISITA AREZZO E PROVINCIA E VILLE MEDICEE DAL 25 AL 29 SETTEMBRE 2018
1 GIORNO
VILLA MEDICEA LA PETRAIA
La Petraia è una delle più affascinanti ville medicee per la felice
collocazione nel paesaggio, per l’eccellenza delle decorazioni
pittoriche, per la rigogliosa natura del parco.
Dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità nel 2013,
distante pochi chilometri da Firenze è la tipica residenza suburbana,
rifugio per i granduchi della famiglia Medici dalle fatiche della
città.
Un antico edificio fortificato, di cui resta ancora la grande torre, fu
ingrandito verso la fine del Cinquecento per realizzare l’attuale villa
e il terreno circostante fu sbancato per inquadrarla nel bellissimo
giardino a terrazze.
Il cortile della villa, coperto nell’Ottocento, è decorato con
affreschi del Volterrano e di Cosimo Daddi. La famosa scultura bronzea
del Giambologna raffigurante Venere-Fiorenza, che completava l’omonima
fontana posta anticamente nel giardino della villa di Castello, è ora
collocata all’interno per garantirne la conservazione.
La Villa si erge con la sua inconfondibile torre in posizione dominante
sulle pendici di Monte Morello degradanti verso la piana con splendida
vista su Firenze. Il lato sud si affaccia sul giardino formale che si
sviluppa su tre piani a terrazza sfruttando il pendio del sito: piano
dei parterres, piano del vivaio e piano della figurina. Nonostante le
modifiche apportate soprattutto nel XVIII e XIX secolo il giardino
mantiene ancora intatta la spazialità geometrica dell’originario
giardino cinquecentesco, che si deve a Ferdinando I dei Medici, così
come documentato nella lunetta dell’Utens, oggi conservata, insieme
alle altre tredici della serie, nella villa stessa. A nord invece si
estende per numerosi ettari il parco romantico realizzato
nell’Ottocento per volere di Leopoldo II di Lorena.
In una sala al piano terra è esposto anche lo splendido gruppo bronzeo
dell’Ammannati raffigurante Ercole e Anteo che coronava la fontana un
tempo nel Giardino di Castello, oggi sostituita da una copia.
Nel luglio del 2012 sono pervenute a Villa della Petraia le superstiti
14 lunette di Giusto Utens, raffiguranti le Ville medicee,
precedentemente in deposito presso il Museo di Firenze . Le
celebri tele, realizzate dall’artista fiammingo per un salone della
Villa di Artimino su commissione di Ferdinando I, terminato il restauro,
sono esposte in tre sale del piano terreno della Villa
nell’allestimento definitivo inaugurato l’11 maggio del 2014 in
occasione dei festeggiamenti per l’iscrizione nella lista del
patrimonio mondiale UNESCO.
2 GIORNO
CITTA’ DI AREZZO
Il tour comincia con la visita della basilica di San Domenico che
comprende la strepitosa croce dipinta di Cimabue per proseguire alla
scoperta del Duomo dedicato a S. Pietro e Donato che conserva le
luminose vetrate istoriate di G. de Marcillat, l’affresco raffigurante
la “Maddalena” di P. Della Francesca, la monumentale arca di S. Donato e la devozionale cappella dedicata alla Madonna del Conforto con le
robbiane ed opere neo-classiche di P. Benvenuti e L. Sabatelli.Dopo il
Duomo andiamo in Piazza della libertà per ammirare il trecentesco
palazzo dei Priori, oggi sede del comune di Arezzo, poi segue la visita
della Cappella Bacci – La leggenda della Vera Croce di Piero della
Francesca.
Consigliamo di visitare la casa museo I. Bruschi. Si tratta del museo che
conserva una importante collezione che va dal periodo etrusco fino ai
giorni nostri con una terrazza panoramica sulla pieve di S. Maria.
Visita del museo di Casa Vasari – gioiello manierista con opere,
affreschi e decorazioni effettuate dal famoso artista aretino,
protagonista del ‘500 toscano. Da casa Vasari non è lontana la chiesa
della Badia delle SS. Flora e Lucilla con opere di G. Vasari, Bartolomeo
Della Gatta, Andrea Pozzo e Segna di Bonaventura.
Da piazza della Badia si arriva in Corso Italia dove andiamo alla
scoperta dell’ antichissima Pieve di S. Maria Assunta per ammirarne la
facciata in stile pisano-lucchese, l’allegoria dei mesi e la torre delle
100 buche. Al suo interno si trova la cripta con il busto reliquiario in
oro e argento di San Donato. Dalla Pieve arriviamo in piazza grande,
simbolica piazza medievale caratterizzata dal palazzo della Fraternita
dei Laici che conserva ancora oggi una facciata tripartita col Cristo in
Pietà (copia da S. Aretino), la Madonna della Misericordia del
Rossellino ed il campanile a vela manierista con orologio astronomico
realizzato dal maestro Felice da Fossato nel 1552.
E’ la piazza dove si corre la giostra del Saracino e dove si svolge la
fiera antiquaria ogni prima domenica del mese e sabato che la precede,
chiusa sul lato nord dall’elegante loggia progettata da G. Vasari, uno
dei luoghi dove è stato girato il film oscar “La vita è bella”. Da via
dei Pileati dove si trova il maestoso palazzo Pretorio, passiamo da via
dell’orto, dove si trova la casa natale di F. Petrarca, sul punto più
alto della città, ubicata sul colle di S. Donato la possente fortezza
medicea.