2004-2013 L’ASSOCIAZIONISMO MOTORE DI RICOSTRUZIONE SOCIALE E CULTURALE NEGLI ANNI DELLA CRISI GLOBALE

Nell’ottobre del 2004 si tiene a Roma il congresso straordinario che elegge presidente Paolo Beni. Nei mesi seguenti l’associazione dedica grande impegno alla costruzione di coordinamenti nazionali per aree tematiche di lavoro, per potenziare il coinvolgimento delle strutture territoriali nell’elaborazione politica e programmatica.
Fra il 2004 e il 2005 si tengono importanti approfondimenti seminariali sui temi delle attività internazionali, della cultura, del welfare, degli strumenti organizzativi.  Cresce l’impegno dell’Arci nei settori dell’altraeconomia, della finanza etica, dell’ambiente, della lotta alle mafie, insieme all’intensificarsi del lavoro sul terreno della cittadinanza,  dell’equità sociale, dei diritti dei migranti, della lotta al precariato, della difesa della scuola pubblica.
Nel febbraio del 2006 a Cervia si tiene il congresso nazionale, dopo una campagna congressuale molto partecipata. In un clima fortemente unitario, il congresso conferma la presidenza di Paolo Beni. Col congresso di Cervia l’associazione decide di tornare a chiamarsi semplicemente Arci, come nel 1957: il miglior segnale di vitalità per un’associazione antica e capace di grande modernità, che a cinquant’anni  dalla sua fondazione continua a rivestire un ruolo fondamentale nella società italiana.
Nel 2007, con un’ampia partecipazione di soci e personalità istituzionali, si tengono a Firenze le celebrazioni per il cinquantenario dalla fondazione dell’Arci. Negli anni seguenti l’associazione, che continua a crescere nel numero di iscritti e di circoli affiliati, diversifica ulteriormente le sue attività  per meglio rispondere alla mutata domanda sociale e rilancia con forza la propria iniziativa politica nell’ambito dell’azione unitaria del terzo settore italiano.
Nel 2008 si tiene a Pesaro un importante seminario interno di riflessione sui temi delle modificazioni sociali e culturali in atto nel paese e dell’innovazione delle politiche di insediamento e di sviluppo dell’associazione nei territori.
Il successivo congresso nazionale, che conferma Paolo Beni alla presidenza, si svolge a Chianciano nella primavera del 2010. La crisi economica e finanziaria globale iniziata nel 2008 sta producendo anche in Italia effetti pesanti. Crescono il disagio sociale, la disoccupazione, la condizione di insicurezza e precarietà di fette sempre più ampie della popolazione. Al tempo stesso le scelte del governo Berlusconi stanno trascinando la società italiana in una profonda regressione culturale e morale, è sempre più evidente la crisi dell’etica pubblica e della democrazia.
Dopo le dimissioni del governo Berlusconi, si insedia il 18 novembre del 2011 il ‘Governo tecnico’ guidato da Mario Monti. Apprezzato dall’Ue, il nuovo governo si attiene rigidamente ai diktat europei, inasprendo le politiche di austerity imposte dalla Troika e gradite ai mercati internazionali. Questo comporta una politica di tagli che rende la crisi sociale sempre più aspra e precipita il paese nella recessione.
Con la conferenza organizzativa tenuta a Tivoli nel novembre del 2012, l’Arci rilancia con forza il suo progetto associativo proponendosi come motore, nei suoi circoli e nelle comunità locali, di un capillare lavoro di animazione sociale e di ricostruzione culturale, necessario al Paese per uscire dalla crisi. Intanto, nello scenario politico, accadono importanti novità.
Nel dicembre del 2012, il PdL ritira l’appoggio al governo Monti e il Presidente della Repubblica scioglie le Camere con alcune settimane di anticipo rispetto alla scadenza della Legislatura. Il 24 e 25 febbraio 2013 si tengono le elezioni politiche che fanno registrare una vittoria di stretta misura della coalizione di centro-sinistra sul centro-destra, e una affermazione del Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo.
Il 22 marzo il Presidente della Repubblica affida un mandato esplorativo per formare il nuovo Governo a Pierluigi Bersani, che però Il 28 marzo è costretto a rimettere il mandato senza alcun esito positivo.
Il 19 aprile, dopo l’esito fallimentare delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, Bersani si dimette da segretario del Partito Democratico.
Il 20 aprile Giorgio Napolitano viene eletto per il secondo mandato e dopo 4 giorni affida ad Enrico Letta l’incarico di formare un governo di ‘larghe intese’, che ottiene la fiducia del Parlamento.
A giugno l’Arci organizza a Viterbo il suo Forum nazionale, occasione di incontro, scambio di esperienze e dibattito con i circoli di tutta Italia, per capire come l’associazione possa svolgere un ruolo più efficace in un periodo segnato dalla più grave crisi economica, sociale e culturale del dopoguerra. Tre i temi al centro del dibattito: democrazia, politica e partecipazione, crisi economica e risposta sociale, cittadinanza e diritti. Alla ripresa autunnale, con l’approvazione del documento preparatorio da parte del Consiglio nazionale, inizia il percorso verso il XVI Congresso nazionale, che si svolgerà a marzo del 2014.

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